Lola visita la fattoria - Little Lola Visits the Farm


Una pecora bruca beatamente la tenera erbetta, ma ha un sobbalzo quando sente uno schiamazzo in lontananza. Sta arrivando Lola, la bambina più ridanciana dell'universo.

Eccola che viene, correndo felice nel suo vestitino rosa, ridendo e schiamazzando a pieni polmoni. È tanto il suo entusiasmo che anche i fiori saltano al suo passaggio.

Lola scende di corsa giù da una collina e arriva a una fattoria: prima ride assieme a dei girasoli, poi si intrattiene a guardare un vitellino intento a succhiare il latte di mamma mucca. Lola ride e batte le mani, poi corre via e si accoda a un gruppo di anatroccoli, fingendo di svolazzare e di beccare briciole in terra. Naturalmente senza dimenticarsi di ridere.

Poi prende un pulcino per mano e ride assieme a tutti gli animali della fattoria, spaventapasseri compreso. Sì perché qua non è solo Lola ad avere la ridarola, ma anche tutte le creature della fattoria. Se avessero la bocca, riderebbero anche gli ortaggi.

Secondo me, nei pressi della fattoria, si è rotta qualche bombola di gas esilarante e sono tutti quanti sotto l'effetto degli effluvi del gas.
Siamo solo alla sigla e già tutte queste risate! Chissà cosa ci riservano gli episodi veri e propri. Vediamo.

Gli episodi sono costituiti da un assortimento di brevi scenette di vario tipo, tutte in qualche modo aventi una connotazione educativa-cognitiva. Ci sono scenette più "strutturate" che propongono dei piccoli quiz invitando i bambini a dire la risposta giusta. Ad esempio:

- si ode un verso animalesco e bisogna indovinare qual è l'animale che lo fa
- vengono mostrate le orecchie o altre parti di un animale e Lola chiede a chi appartengono
- si vede l'alloggio di un animale, come ad esempio una stalla o una cuccia e bisogna dire a chi appartiene (e si evince che il gatto è quello con l'alloggio più grande dal momento che vive nella casa degli uomini!)

Poi ci sono scenette che propongono altri tipi di concetti: animali che vanno dentro e fuori il proprio alloggio o che dormono a pancia in o a pancia in giù. Addirittura viene proposto il concetto di prospettiva mettendo a confronto due animali di diverse dimensioni, ad esempio un cavallo e un uccello, e facendo vedere come l'uccello possa sembrare più grande del cavallo se lo si guarda più da vicino. Oppure viene mostrato un animale troppo basso per raggiungere un frutto posto in alto. E ancora: secchi pieni e vuoti, animali che saltano sopra mucchi di fieno o che scendono giù dai mucchi.

Lola ride e annaffia compulsivamente l'orto

Visto che siamo in fattoria, oltre a illustrare gli animali, i loro alloggi e le loro famiglie, vengono presentati parecchi ortaggi e frutti mostrandone anche la provenienza: dall'orto oppure dall'albero. Così i bambini capiscono da dove arrivano i cibi, che magari pensano che le mele crescono nelle cassette, oppure che i cavoli vengono portati dalle cicogne...humm, no, forse non era proprio così.

Certo, niente è come vedere le cose dal vivo, comunque tutto aiuta.

Inoltre vengono proposti anche semplici conteggi, non oltre il numero 5, con l'aiuto di conigli che saltano da un buco all'altro del terreno oppure con l'aiuto di pecore o altri animali che saltano sopra uno steccato. Non si va oltre il numero 5 perché magari poi, a contar pecore, uno pure si addormenta.

Oltre queste scenette "strutturate", ce ne sono anche parecchie di molto più scanzonate. Anche se contengono comunque una informazione, hanno un piglio divertito che sfiora il nonsense. Come descrivere altrimenti le scenette con torri di animali a mo' di musicanti di Brema, che poi finiscono regolarmente in gran ruzzolate? Oppure Lola che si mette in testa un guanto per simulare una cresta e fare uno scherzone al gallo? E che dire di quel coniglio che in modo furtivo esce dal terreno e arraffa le carote dell'ignara Lola che passeggia ridendo? Per non parlare del toro che beve acqua troppo velocemente e poi rutta come un gran signore.

Un altro paio di episodi appaiono di frequente:
Lola sta tosando una pecora ma si fa prendere un po' la mano e inizia a passare la macchinetta come se non ci fosse un domani. Lana ovunque e pecora un po' a chiazze di leopardo. La pecora è un po' stupita per la situazione, ma subito inizia a ridere belando: Be-he-he-he-he! Lola la segue a ruota.

Lola munge una mucca e un gatto osserva interessato la scena. A un tratto, uno schizzo di latte finisce sul muso del gatto che per un attimo rimane interdetto, ma poi, dopo essersi i leccato i baffi, inizia a ridere miagolando. Anche la mucca ride muggendo mentre Lola ride ridendo. E devo dire che rido pure io. La ridanciana Lola è piuttosto contagiosa.

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L'animazione è un 3D semplificato, nel senso che i personaggi non hanno ombreggiature e sfumature tipiche del 3D che va in voga oggi, dove è molto ricercata la verosimiglianza delle texture e delle illuminazioni. Qui è tutto più cartoonistico, con colori piatti e texture assenti. Il 3D lo si nota più che altro nei cambi di inquadratura e prospettiva attorno ad alcuni elementi.

In definitiva, promuovo il cartone dell'allegra Lola di cui ne hanno fatto più stagioni in modo da aumentare la varietà di situazioni bucoliche. E Lola è pure riuscita a farmi adottare una frase che lei dice quando vede un animale che sta giocando a nascondino:"Ti ho viiiiiisto! Esci fuori!"

Bene, il post termina qua, vi auguro gioia e felicità e come dice Daniel Pennac:"Una risata ci salverà". (E se non proprio non ci salva, almeno ci aiuta)

"Lola visita la fattoria" va in onda su BabyTV

Miiah-ah-ah-ao! Rmiah-ah-ah-o!

Commenti

  1. Davvero istruttivo per i bimbi ed al contempo divertente. L'espressione di Lola è contagiosa e stimola anche me al sorriso ed alla risata. Complimenti "scovi" sempre cartoni particolari e di livello.

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    1. Grazie Daniele:)
      Certamente la tv è da somministrare ai bambini con parsimonia, ma devo dire che mi sento più affine a questi cartoni per bambini più piccoli che non per quelli un po' più grandicelli. Credo che quando arriverò a quelli ci andrò giù di peste e corna.
      Chiaro che non posso fare di tutta l'erba un fascio, ma quelli per grandicelli mi sembrano in generale più smielati, o violenti, o noiosi, o stupidini, o melensi, o modaioli o in qualche modo sessisti. E soprattutto più "veloci".
      E come disegno, trovo che quelli per bambini più piccoli siano molto più variegati. Così come nei libri per l'infanzia si trovano illustrazioni di veri artisti con tantissimi stili diversi, anche in questi cartoni riscontro questa gran varietà.
      Negli altri cartoni è tutto un po' più omogeneo e standardizzato, il solito 3D anonimo, oppure i personaggi che hanno un po' sempre le stesse espressioni. Boh, sarò anche io che sono un po' difficile come gusti.

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