Pierre the Painter - (Pierre il pittore)


Credo che questo sia il cartone con la sigla più lunga che io abbia mai visto. Durante i suoi 82 secondi, vediamo il gioviale e nasuto Pierre nel suo studio, tutto intento a dipingere sei o sette quadri. Poi, Pierre si ricorda che deve prepararsi per la sua missione quotidiana e dunque apre un armadio contenente almeno un milione di colori tra i quali ne seleziona 11. Prende pennelli di varie fogge e dimensioni e ficca tutto in una pratica valigetta con sopra la sua effigie. Salta sopra un cavalletto magico volante ed esce di casa passando dal tetto a cupola che si apre come quello di un osservatorio astronomico.

Avete presente quei batteristi che si portano le bacchette appresso ovunque vadano e tamburellano su ogni cosa che vedono? Ecco, Pierre è l'equivalente pittorico di quei batteristi lì, per cui deve assolutamente passare il pennello su tutto quanto e cambiargli colore: alberi, bambini, pesci. Perfino il sole non rimane esente da questa coloritura compulsiva!

Dopo un minuto e 22 secondi, senza soluzione di continuità, inizia l'episodio vero e proprio e Pierre atterra in una località in cui si trova un bambino e dopo aver fatto con lui quattro salti e un high five, inizia a guardarsi attorno alla ricerca di un soggetto degno di essere ritratto.

Dopo aver deciso, inizia a disegnare facendo però solo pochi tratti, in modo che il bambino accanto a lui possa provare a indovinare quale sarà il soggetto del dipinto. Il bambino fa un primo tentativo, ma Pierre dice di no col naso. Il bambino si rattrista, allora Pierre aggiunge al disegno un altro elemento e il bambino ci riprova per la seconda volta. Niente, nemmeno stavolta ci azzecca. C'è da dire che a volte, da pochi segni, i bambini fanno le ipotesi più fantasiose, tipo quando Pierre fa quelli che si vedono chiaramente essere due occhi e due orecchie di gatto, ma il bambino di turno ipotizza che possa trattarsi di due bambini col cappello a punta che vanno in due sulla stessa bicicletta.

Comunque, quando Pierre aggiunge un ulteriore elemento, ecco che al bambino si accende la lampadina e col pennello di Pierre completa il disegno. Naturalmente, Pierre aggiunge il suo magico tocco colorante e inserisce nel dipinto anche il bambino e se stesso. Poi dona il quadro al bambino, fa quattro salti e monta di nuovo sul suo magico cavalletto volante e se ne va svolazzando. Probabilmente poi consuma tutti i colori che gli sono rimasti in valigetta perché dipinge in cielo un arcobaleno enorme, roba che neanche le frecce tricolori.

Il tratto di questo cartone è molto simpatico e divertente nonché semplice e chiaro, adatto quindi anche a bambini piccoli che si divertiranno a riconoscere semplici forme e disegni. Il personaggio di Pierre è ben caratterizzato, con il suo basco, i baffi e la maglietta a righe.

Non ci sono dialoghi nel cartone, solo una gradevole musica eseguita con un suono tipo fisarmonica, perché non dimentichiamoci che Pierre è francese!

Pierre the Painter va in onda su Baby TV

Au revoir, a la prochaine fois.


Pierre, l'allegro pittore

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