Animal Party



Una sigla dalla musica quasi epica ci accompagna in una sorta di bosco-giungla-foresta dove svariati animali saltano, si abbeverano, volano. Tra un albero e l'altro, saltella allegramente MJ, la scimmietta protagonista del cartone.

MJ (che suppongo stia per Monkey Junior) vive con la nonna su una piattaforma tra gli alberi. Questa piattaforma è piuttosto confortevole e accogliente, dal momento che è dotata di un comodo divano, di oggettistica varia e perfino di uno scoppiettante caminetto. Un fuoco che arde su una piattaforma tra gli alberi...hmm, sarà sicuro? Basta che ti salta un tizzone e come niente ti si incendia tutto quanto: piattaforma, alberi e foresta compresa. Ok, basta pessimismo cosmico.

MJ ha sempre una sciarpa e un casco da aviatore, con tanto di occhiali. Non che lo si veda mai andare su un aereo, ma si sa che i bambini (ed evidentemente anche le scimmiette) amano travestirsi. Per un certo periodo, io dormivo con un berretto da capitano, per dire. Poi ho avuto la fase in cui andavo in giro con le cravatte di mio nonno. Ma ero una dilettante, visto che al giorno d'oggi le bambine abitualmente si vestono con tutù da ballerina, ali di fata e corona in testa. I maschietti mi pare che siano un po' meno interessati a mettersi cose strane, forse ogni tanto qualche divisa da pompiere.

La nonna di MJ è vestita da esploratrice, con tanto di binocolo al collo, ed è una nonna tecnologica dal momento che possiede un tablet, apparentemente fatto con paglia intrecciata, con il quale tiene al nipotino delle lezioni sugli animali.

Prendendo spunto da qualcosa che MJ dice o fa, in ogni puntata la nonna parla di un animale specifico. Ad esempio: se MJ ronfa beato sul divano, lei lo sveglia e inizia a parlargli del gallo. Oppure se lui tenta di farle un agguato da dietro un cespuglio, lei lo sgama subito e gli dice che per fare un agguato convincente avrebbe dovuto mimetizzarsi come fa il camaleonte.

Tramite il tablet, la nonna mostra a MJ dei filmati e dà al nipote qualche informazione correlata all'animale prescelto: cosa mangia, dove vive, che abitudini ha. Insomma, è un momento molto SuperQuark.

La nonna si chiamerà Piera o Angela?

Ma dopo questa parte più "seria", arriva il momento dell'indovinello! Per mezzo della sua lunga coda, la nonna suona una campanella che sta appesa sopra il divano. Una di quelle campanelle tipiche delle vecchie scuole, che le maestre solevano usare per avvisare gli alunni che la lezione stava per iniziare. Sempre che codesti alunni, nel frattempo, non fossero già a pescare in qualche stagno ben lontano dal suono della campana.

La campanella di questo cartone ha l'effetto di far comparire parecchi animali, desiderosi di ascoltare l'indovinello che la nonna sta per proporre. Comunque, a parte un gufo, gli animali che si presentano non sono tipici dei boschi o delle giungle o delle foreste, ma bensì normali animali da cortile. Abbiamo quindi un buffo cane con un berretto, una chioccia coi suoi tre pulcini (ma non uno che sia giallo!), due conigli in canottiera e un maiale con papillon e occhiali che, per un motivo non ben precisato, arriva saltando di sedere giù per le scale. Vabbè, ognuno ha i suoi metodi.

La nonna pigia un po' sul suo tablet e poi tipicamente mostra un'immagine che rappresenta una parte di un animale di cui gli astanti devono stabilirne l'appartenenza. A volte la nonna fa sentire un verso animalesco e naturalmente bisogna indovinare chi lo fa. In altri casi sul tablet si vede un nido o un guscio e bisogna indovinare chi ci sta dentro.

Subito il cane lascia intendere di saperla lunga ed esordisce dicendo: "Dai, è un indovinello facile!", ma il maiale rimbecca: "Se è così facile, qual è la risposta?" Intervengono quindi i due conigli che parlano all'unisono ma con un leggero effetto
sdoppiatosdoppiato .
I conigli, prima puntualizzano che loro non hanno niente a che vedere con quello che si vede nell'immagine, e poi naturalmente danno una risposta assurda ma che viene subito visualizzata sul tablet della nonna e spesso l'effetto è piuttosto comico. Vedere un topo con la criniera da leone o un elefante con zampe da uccello è quantomeno divertente.

La chioccia, con voce piuttosto querula, smonta subito la teoria dei due conigli. A questo punto, il cane riprende la parola e avanza addirittura l'ipotesi che quello che si vede nel tablet è una parte del suo corpo. Lo vediamo quindi, di volta in volta, con ali di farfalla, corna di cervo, coda di balena eccetera eccetera. Il maiale si rotola dalle risate e rimarca quello che è già evidente: "Tu non hai le ali!". In una puntata addirittura gli prende la coda e la mostra a tutti, in modo che si veda bene che è diversa da quella sul tablet.

Il cane è sempre protagonista degli indovinelli

I due conigli ci riprovano:
"
Lo sappiamo! Lo sappiamoLo sappiamo! Lo sappiamo! "
(giuro che il parlare dei conigli mi fa uno strano effetto ipnotico.) Naturalmente, essi sparano un'ulteriore assurdità e noi ci facciamo un'altra sghignazzata vedendo immagini tipo un leone con una piuma di pavone in fronte o una civetta con un naso da maiale. In quest'ultimo caso, il gufo, dall'alto del suo essere rapace, interviene e con accento leggermente milanese dice: "La civètta non ha quel naso: la civètta ha il bècco!" (da leggersi con le "e" aperte).

Ma è il momento di svelare la soluzione dell'indovinello. In ogni puntata, la risposta esatta viene data da un animale diverso oppure da MJ stesso. Quando c'è il naso del maiale, è proprio il nostro porcello occhialuto a dare la soluzione. Si guarda allo specchio e constata che è proprio il suo naso quello. Quando si parla di uova - e soltanto in quell'occasione - sono i pulcini a prendere la parola dicendo che loro nascono proprio da lì.

E a questo punto, la puntata volge al termine. Il gufo svolazza e tira la corda della campanella e questo sancisce che l'udienza è tolta e ogni animaletto può tornarsene alle sue abituali occupazioni. Il maiale stavolta scende le scale camminando, i pulcini saltano in groppa alla chioccia e in genere tutti vanno verso una direzione diversa rispetto a quella da cui erano arrivati.
Saluti a tutti, musica epica, fine puntata.

Il cartone è piuttosto gradevole e istruttivo e fa vedere gli animali proprio così come sono e questa è una cosa meno scontata di quello che si potrebbe pensare. Gli animali nei cartoni e nei libri dell'infanzia sono molto presenti e giustamente sono spesso anche molto modificati rispetto ai veri animali.

In certi casi, però, non capisco perché si facciano modifiche poco sensate, che nulla hanno a che vedere con l'animale che comunque i disegni dovrebbero rappresentare. Ad esempio, perchè fare una giraffa a pois, senza bocca e con un naso da pagliaccio? Oppure, perché fare le galline triangolari? Vabbè stilizzare, ma a volte si arriva all'assurdo, che poi i bambini magari pensano che davvero gli animali siano così, visto che hanno poca dimestichezza con gli animali dal vivo.

In questo cartone, tramite i filmati della nonna, gli animali vengono mostrati come sono nella realtà, nel loro ambiente, e  dove possibile, vengono fatti dei confronti e delle similitudini tra il comportamento umano/scimmiesco e quello dell'animale protagonista della puntata.

Inoltre c'è un buon equilibrio tra la parte istruttiva e quella divertente e questo dimostra che si può istruire divertendo.

Animal Party va in onda su BabyTV

E ora me ne vado anche io, saltellando sul sedere. AHIA!

Ciao a tutti dall'allegro gruppo animalesco




Commenti

Post più popolari